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Vivere meglio il territorio urbano con lo smart lighting.

Vivere meglio il territorio urbano con lo smart lighting.
24 Gennaio 2020 Niteko

Vivere meglio il territorio urbano con lo smart lighting.

Singapore 2020. Sul colorato panorama della città si ergono dei meravigliosi “Supertrees”, alberi tecnologici, creati e piantati da alcuni architetti della Wilkinson Eyre e della Grant Associates. Alberi fotovoltaici in grado di accumulare il calore del sole e produrre energia per l’illuminazione, realizzati fondendo tecnologie rinnovabili e botanica. Sono alti quasi 50 metri e hanno una chioma costituita da pannelli fotovoltaici, collettori solari e condotti di ventilazione capaci di creare energia e regalare durante la notte straordinari giochi di luce e musica. Intorno ai giganteschi fusti, crescono piante vere, con sistemi di raccolta dell’acqua piovana all’avanguardia, in grado di integrare il sistema di irrigazione delle piante.

Ecco, se dovessimo immaginare un grandioso esempio di “smart lighting” non potremmo che pensare a questi futuristici alberi.

Smart Lighting fa rima con Smart City.

Nel nostro orizzonte quotidiano Smart Lighting fa rima con Smart City. Smart in inglese significa rapido, veloce, abile, acuto, brillante, sveglio, intelligente, ma anche alla moda ed elegante, un insieme di aggettivi che ci fanno capire come stia cambiando il modo di progettare la luce negli spazi, sviluppare e produrre lampade e corpi illuminanti.

Un orizzonte quello dello smart lighting aperto non solo al risparmio energetico dovuto all’introduzione dei led ma a nuove soluzioni innovative: oggi è infatti possibile controllare gli apparecchi luminosi a distanza regolandone il livello di intensità luminosa emessa e integrare questi apparecchi con sistemi più complessi, attraverso una rete di interconnessione. Insomma Internet of Things e smart lighting sono due facce della stessa medaglia.

Immaginiamo allora una città moderna, proiettata in un futuro ricco di interconnessioni: centraline meteo, rilevatori di traffico, gestione automatizzata dei parcheggi, sensori di qualità dell’aria, pannelli a messaggio variabile e tante, tantissime luci intelligenti: un sistema di illuminazione innovativo e sostenibile che permette di minimizzare i costi dei consumi e della manutenzione degli apparati, riducendo sensibilmente l’impatto ambientale. Smart Lihting, appunto. Ma per essere smart, una luce smart, che caratteristiche dovrebbe avere? Deve trattarsi di una luce “intelligente”, una luce che sia gestibile in maniera più flessibile rispetto a quella del tradizionale impianto basato su cablaggi e comandi manuali e al tempo stesso che sia in grado di interfacciarsi con altri dispositivi connessi in rete.

Non solo illuminazione smart outdoor. Gli obiettivi dell’illuminazione intelligente vanno di pari passo con quelli degli edifici intelligenti: comfort, controllo centralizzato e risparmio energetico, per emettere luce e quindi consumare energia solo quando e dove serve. Basti pensare infatti che nel consumo energetico complessivo di un edificio, mediamente, un terzo è dovuto proprio all’illuminazione.

Governare i flussi luminosi in tempo reale

Un mercato dal grande potenziale: secondo Global Market Insights  il mercato dei componenti che vanno a costituire i sistemi di illuminazione connessi ha superato di poco i tre miliardi di dollari nel 2017 e le previsioni parlano di più di un valore di 9 miliardi entro il 2024 con una crescita media annua del 17%.

Una città smart dove ad esempio si possa usufruire di un sistema di illuminazione pubblica adattiva e che sia dotata anche di una infrastruttura capace di governare i flussi luminosi in tempo reale. Un sistema cioè che si adatta alle esigenze dando risposte immediate e che al tempo stesso raccoglie dati: dalle informazioni sul traffico alla possibilità di trovare parcheggio in tempo reale, dal monitoraggio della qualità dell’aria alle esigenze di controllo dei consumi residenziali, commerciali o industriali. Una enorme mole di dati, raccolta tramite sensori e tradotti in informazioni per migliorare la qualità della nostra vita.

I principali vantaggi dello smart lighting

Ma quali sono i principali vantaggi dello smart lighting? Se prendiamo in considerazione prodotti innovativi e capaci di integrarsi con i sistemi per smart city come i prodotti Niteko, possiamo affermare che queste tecnologie contribuiscono direttamente alla diminuzione dell’inquinamento luminoso ma sono altrettanto efficaci nel ridurre i consumi energetici, nel potenziare il servizio di manutenzione e di conseguenza nel contenere i relativi costi (che nella maggior parte dei casi sono a carico degli enti pubblici locali) e nel limitare sensibilmente l’impatto ambientale.

In particolare, è la necessità di diminuire i costi operativi che sta guidando l’adozione dell’illuminazione smart sia nel settore pubblico che in quello privato. Se pensiamo ai lampioni delle nostre città accesi per 11 ore al giorno oppure ai fari dei parcheggi attivati per 18 ore, è evidente come sia indispensabile cercare di ridurre i tempi di accensione, i costi di manutenzione e le inefficienze.

Città governate totalmente da un’illuminazione smart

Possiamo allora immaginare una città governata totalmente da un’illuminazione smart? Si. È sufficiente pensare ad una città dove tutti i lampioni ad esempio sono dotati della capacità di connettersi ad internet e di essere telegestiti, con una illuminazione a led che offre consumi ridotti pur garantendo una qualità di luce decisamente migliore e, come dicevamo prima, abbia la capacità di essere una illuminazione adattiva, cioè in grado di comunicare dati sul suo stato di funzionamento e di ricevere istruzioni per illuminare solo dove serve e quando serve. La possibilità, inoltre, di integrare dispositivi per abilitare ulteriori servizi, come ad esempio l’accesso ad un’area o a un parcheggio, potendo gestirli da un centro di controllo: in questo modo si erogano servizi dove il cittadino ne ha bisogno e li richiede.

Inoltre con le luci smart è possibile migliorare la qualità dell’illuminazione grazie all’elevata resa cromatica delle nuove sorgenti che garantiscono un’ottimale percezione dei colori.

Rendere sempre più efficienti gli impianti di illuminazione pubblica.

Oggi, la razionalizzazione della spesa pubblica, la messa al bando della UE di tecnologie di illuminazione obsolete e inefficienti e la necessità di rispondere alla sempre più pressante richiesta di servizi sul territorio hanno posto gli Enti Locali nella situazione di dover ammodernare e rendere sempre più efficienti gli impianti di illuminazione pubblica.

Una buona illuminazione può veramente cambiare lo scenario di edifici e piazze, senza andare ad alterarne le forme, è capace di creare un‘immagine e una suggestione per turisti e cittadini, e può realmente trasformare la percezione visiva di un luogo o di un paesaggio. Imprese come Niteko non considerano l’illuminazione solo uno strumento per garantire esclusivamente vivibilità e orientamento per i cittadini, ma anche come qualcosa capace di intervenire nell’ambiente urbano creandone l’identità culturale.

La sicurezza è però il primo degli elementi di cui tenere conto nell’ambito dell’illuminazione urbana, a cominciare dalla illuminazione stradale: occorre limitare fenomeni come l’abbagliamento e installare impianti che definiscano bene contorni e ostacoli. Le industrie di illuminazione più serie lavorano su tanti parametri dell’occhio umano, dal campo visivo al contrasto, dalla percezione cromatica all’acuità visiva. I criteri essenziali di qualità per l’illuminazione stradale sono specificati dallo Standard Europeo EN 13201 “Illuminazione stradale”.

Diminuire l’inquinamento luminoso.

Come dicevamo, un altro elemento di primaria importanza a cui guardano imprese come Niteko nella progettazione dei loro impianti di illuminazione urbana è la diminuzione dell’inquinamento luminoso. Vi è mai capitato di cercare un luogo veramente buio per vedere magari in una dolce notte d’estate le stelle cadenti? Lo avete trovato? Purtroppo l’inquinamento luminoso come ci dicono gli ultimi studi, riguarda ormai l’80 per cento dell’umanità. L’obiettivo è quindi quello di eliminare o contenere quando possibile questo tipo di inquinamento grazie ad una buona progettazione che si avvalga di tecnologie smart e al rispetto della normativa. Le fonti luminose direzionali come i LED sono particolarmente indicate per ottenere distribuzioni di luce ottimali: i sistemi di illuminazione Niteko sono appositamente studiati per rispondere alle attuali esigenze di sicurezza, eccellente visibilità e appunto, di basso inquinamento luminoso.

Un ulteriore traguardo al quale tutti aspiriamo, soprattutto se siamo cittadini virtuosi e bravi amministratori pubblici, è il risparmio economico. Risparmio economico che nel caso dello smart lighting significa risparmio energetico. Se non si sceglie il giusto fornitore ci si può far frenare da costi di installazione molto alti, costi di manutenzione imprevisti e consumi elettrici elevati. Come sappiamo una soluzione arriva proprio dall’uso dei LED, vera pietra miliare dello smart lighting.

Smart lighting: conclusioni 

In uno studio del CNR è stato messo in evidenza come la riconversione a LED degli impianti di illuminazione esterni non deve esaurirsi nel banale “relamping” della sostituzione delle vecchie lampade con quelle nuove ma sia un processo più ampio che va affrontato con competenze professionali adeguate. Insomma nello smart lighting troviamo ambiente, salute (con una luce bianca radicalmente migliore: priva delle componenti infrarossa e ultravioletta) ma anche economia e nuove opportunità professionali.

Sicurezza, professionalità, benessere di chi viaggia, comfort visivo e smart city sono le parole chiave che accompagnano quotidianamente Niteko nella produzione di apparecchiature a LED studiate appositamente per l’illuminazione stradale. L’obiettivo è quello di rendere gli impianti di illuminazione, soprattutto pubblica, meno costosi e più efficienti, nei consumi e nelle spese, integrando i sensori IoT per offrire a ciascun territorio i servizi di smart city più adatti.

L’idea è quella di affiancarsi agli enti locali per “progettare luce”, facendo sì che il passaggio alle nuove tecnologie diventi una bella occasione per migliorare l’aspetto delle nostre città e portare nuove forme di illuminazione al servizio dei suoi cittadini.

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