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Scegliere la lampada ideale per la coltivazione: un aiuto dalle lampade LED.

Scegliere la lampada ideale per la coltivazione: un aiuto dalle lampade LED.
6 Ottobre 2020 Niteko

Scegliere la lampada ideale per la coltivazione: un aiuto dalle lampade LED.

Il vantaggio esistente con l’utilizzo delle lampade LED per la coltivazione, rispetto ai tradizionali sistemi d’illuminazione, è ormai un fatto evidente. Oggi le tecnologie a disposizione sono tantissime, compresa l’illuminazione, e quindi la coltivazione è possibile anche in condizioni avverse.

Stare all’aperto e prendersi cura di un orto o un giardino è un vero piacere. Coltivare non è solo un fatto materiale, è una esperienza spirituale, emotiva. Grazie alla coltivazione entrano nella nostra vita parole come cura, generosità, fatica, attesa, ascolto, protezione. È tanta la bellezza della natura che scopriamo in una lucente buccia di melanzana, nel profumo di una pianta di basilico, nell’accarezzare i peperoni carnosi, nello slancio delle foglie del porro o nell’armonia sferica di un luminoso fiore di cipolla. Curare un orto è come curare se stessi. Ricordare che alle piante non devono mancare nutrimento e acqua, proteggerle quando è necessario, diradarle, cimarle quando occorre, liberarle dagli infestanti, ma soprattutto offrire sempre loro la giusta quantità di luce e calore.

I vantaggi della coltivazione indoor

E chi non ha a disposizione almeno un piccolo spazio all’aperto? Deve rinunciare al piacere di coltivare? No, perché esiste la possibilità di coltivare le più belle specie anche tra le mura domestiche o in serre: la soluzione si chiama coltivazione indoor. I vantaggi sono diversi: la possibilità di veder crescere qualsiasi specie e vederla fiorire indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne, limitando il pericolo di attacchi di parassiti e creando un ambiente sano e sicuro.

Oggi, grazie alle nuove tecnologie, sono tante le soluzioni per creare un perfetto ambiente di crescita per le piante anche in luoghi chiusi. Idee per veder crescere piante che a causa delle condizioni climatiche del luogo in cui si vive non potrebbero in alcun modo essere coltivate all’aperto o soluzioni per garantire una maggiore produzione: si pensi ad esempio alle aziende produttrici di pomodoro che affrontano la difficoltà di essere presenti sul mercato dodici mesi l’anno con un prodotto sempre di alta qualità, non riducendone però la quantità. Ed è la luce il fattore ambientale principale affinché le piante possano foto-sintetizzare e rappresenta, specialmente nel periodo invernale, un elemento limitante la produzione.

Le lampade per la coltivazione indoor e in serra

Sebbene la luce solare naturale sia generalmente ottimale per la coltivazione, anche le lampade per la coltivazione indoor e in serra assicurano ottimi risultati in tutta sicurezza: l’utilizzo di una luce artificiale programmata, dà inoltre al coltivatore un maggiore controllo sulla fase vegetativa e di fioritura. Certo non è facile ricreare le normali condizioni di luce naturale in luoghi al chiuso, ma grazie alle migliori lampade per coltivazione indoor, come ad esempio le lampade a LED ad altissima efficienza con spettro di tipo solare per coltivazione in serra, questo problema può considerarsi risolto.

Tante e diverse sono le lampade utilizzate per la coltivazione in serra o indoor: si va dalle CFL, cioè le lampade compatte fluorescenti, che non emettono una luce troppo forte e penetrante, evitando di emanare troppo calore e di limitare la dissipazione della luce, ma sono lampade che vengono utilizzate in spazi molto piccoli e per un numero limitato di piante; poi ci sono le lampade HID, scarica ad alta intensità, di cui esistono due tipi, le MH (ioduri metallici) ed HPS (sodio ad alta pressione) queste ultime, tra le più usate, emettono la maggior parte della loro radiazione nello spettro del giallo-arancione, hanno una bassa efficienza d’uso dell’energia elettrica e rilasciano calore nell’ambiente.

Le lampade da coltivazione LED

Oggi, le lampade da coltivazione LED  possono competere o addirittura superare le prestazioni delle lampade usate sinora: la tecnologia LED, permette di regolare lo spettro di emissione e l’intensità della luce e ha un più efficiente uso della corrente elettrica e una minore dispersione di calore. Parliamo di lampade “smart” che vanno oltre l’accensione manuale e che sfruttano meccanismi automatici per la produzione di fasci di luce, controllati per durata e intensità, solo durante particolari momenti della giornata: ad esempio lampade come le Floraled solar spectrum consentono di regolare il flusso luminoso dallo 0 al 100%. Ciò consente di collegarle ad una stazione meteorologica della serra per la regolazione automatica del flusso luminoso secondo i parametri specificati. In questo modo è assicurata l’illuminazione uniforme della fitocenosi con un minor consumo di elettricità, in particolar modo nei periodi di maggiore attività solare.

Non dimentichiamo poi che i LED hanno un tempo di vita medio molto elevato rispetto alle 1.000 ore di una lampada a incandescenza. Il consumo di energia è ridotto, ad esempio un LED rosso per semaforo usa 15 watt, invece dei 150 watt di una lampada tradizionale. I vantaggi dei LED rispetto ad altre fonti di luce elettrica, oltre a un minore ingombro rispetto alle lampade, includono oltre alla durata superiore, anche maggiore sicurezza e affidabilità. I dispositivi LED presentano efficienze elettriche di conversione che si avvicinano alle fonti tradizionali più usate per l’irradiazione della pianta, con una produzione spettrale ottimale vicino appunto a quella della fotosintesi.

L’importanza della progettazione preventiva 

Dove è allora il limite nell’uso delle lampade a LED? Perché tutti i coltivatori non si lanciano su questa nuova tecnologia? La risposta sta nel fatto che per ottimizzare l’uso di queste lampade è necessaria una progettazione preventiva che tenga conto ad esempio della tipologia delle piante per determinare l’altezza della fonte di luce e calore, la superficie da illuminare per stabilire la dimensione dei pannelli di LED da installare e la distanza tra essi, un ragionamento complesso sull’umidità e la temperatura che si vuole raggiungere e di conseguenza progettare il ricambio d’aria tenendo conto della tipologia di suolo che si vuole illuminare. Ad esempio per alcune piante, i cicli di irrigazione e di fertirrigazione, possono essere più o meno frequenti per via della minore o maggiore traspirazione. Ecco perché è importante non solo scegliere le lampade giuste, ma affidarsi ad imprese esperte che possano fornire consulenze scientifiche mirate alla ricerca della migliore resa produttiva e della più alta qualità della coltivazione. Niteko, ad esempio, consente di raccogliere e valutare tutti i dati sulle caratteristiche della tua serra, sulle piante coltivate e sui traguardi strategici, produttivi ed economici.

L’obiettivo di questo tipo di consulenza, è quello di sviluppare prodotti personalizzabili per sostituire le convenzionali tecnologie di illuminazione per le serre come gli HPS, con sistemi efficaci da un punto di vista agronomico ed energetico: si potrà così garantire la giusta quantità e tipologia di luce per ogni specie vegetale, fornendo lo spettro più favorevole per la crescita delle piante al fine di ottimizzare le performance produttive, stimolare quindi la fase vegetativa, la fioritura e la fruttificazione.

Quale lampada LED per coltivazione scegliere?

Come abbiamo detto esistono in commercio diversi tipi di lampade, ognuna presenta delle caratteristiche diverse che possono essere integrate fra loro o utilizzate separatamente: le lampade a led per coltivazione Floraled solar spectrum riuniscono in sé affidabilità, durabilità e risultati. Per cominciare la tecnologia solar spectrum è ottimale in qualsiasi applicazione di floricoltura e orticoltura, non ha bisogno infatti di miscelare diversi colori perché fornisce sempre lo spettro giusto per soddisfare le specifiche esigenze dei diversi tipi di piante e garantisce un eccellente confort visivo agli addetti ai lavori. Questo tipo di lampada inoltre, può essere applicata come sorgente di luce supplementare a quella naturale per incrementare il livello di illuminamento e intensificare l’attività fotosintetica; per allungare il periodo di luce diurno con quella artificiale; per sostituire completamente la luce naturale con quella artificiale. Nella coltivazione dei pomodori ad esempio, i risultati ottenuti hanno dimostrato che l’utilizzo della lampada Floraled solar spectrum ha permesso di raggiungere una riduzione del consumo energetico del 40% rispetto alle lampade ai vapori di sodio, e allo stesso tempo aumentare la produttività del 20%.

Un tempo i coltivatori si affidavano al sole, alle condizioni climatiche, alle stagioni e avevano pochi strumenti per contrastare i disagi climatici. Oggi le tecnologie a disposizione sono tantissime, compresa l’illuminazione e quindi la coltivazione è possibile anche in condizioni avverse. I vantaggi esistenti con l’utilizzo dei LED, rispetto ai tradizionali sistemi d’illuminazione, sono ormai un fatto evidente.